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SENZA CORNICE. OPERE SCELTE

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Galleria STUDIO G7, Bologna

December, 14th 2018 - January, 26th 2019

ARTISTS

Italo Bressan | Elisabeth Hölzl  

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Adriano Altamira | Luciano Bartolini | Gianfranco Baruchello | Pinuccia Bernardoni | Anna Valeria Borsari | Antonio Calderara | Francesco Candeloro | Mirta Carroli | Jessica Carroll | Eun Mo Chung | Daniela Comani | Fabrizio Corneli | Giovanni D’Agostino | Giuliano della Casa | Bruno di Bello | Pierluigi Fresia | Alberto Garutti | Marco Gastini | Franco Guerzoni | Emilio Isgrò | Paolo Masi | László Moholy Nagy | Ugo Nespolo | Giulio Paolini | Luca Maria Patella | Anne e Patrick Poirier | Mimmo Rotella | Giuseppe Santomaso | Mariateresa Sartori | Antonio Violetta

COMUNICATO STAMPA 

Una parete piena di multipli”. È così che nasce SENZA CORNICE. Opere Scelte, un nucleo di multipli su carta di molti dei tanti artisti che nel tempo passato e in quello presente hanno contribuito ad arricchire il programma della galleria Studio G7. Nessuno schema e nessuna convenzione, epoche e tecniche differenti che invitano il visitatore a confrontare le singole realtà e ad ammirarne la naturale coerenza d’insieme. In una selezione a tratti casuale a tratti necessaria, la calcografia di Altamira si affianca all’alfabeto di Bartolini e alle serigrafie di Calderara; seguono il rosso di Baruchello, Rossaura di Bernardoni e i vuoti di Garutti. Le litografie di Borsari, D’Agostino, di Bello, Isgrò, Nespolo e Santomaso si mescolano ad altre tecniche, quali l’acquaforte di Sartori, l’incisione di Carroli e quella di Violetta, il monotipo di Carroll, la composizione Fine in quattro lingue di Comani, le serigrafie di Chung e Patella. Ancora, il collage di Rotella e l’acquerello di Anne e Patrick Poirier giocano con le fotografie di Masi, Fresia, e con il monotipo di Guerzoni così come con la piccola diapositiva di della Casa. Ad uno dei ventotto capricci di Gastini si accosta un’ombra di Corneli, una scultura di Candeloro, un dittico di Paolini. Ad accompagnare questo gioco di nuovi e antichi incontri-scontri, sono state selezionate alcune opere uniche di Bressan e Holzl capaci di creare tra loro una dialogo intimo e silente. Il contesto si rivela un invito festoso all’arte, nel suo momento esecutivo e di fruizione, sollecitando un diverso criterio di osservazione e giudizio. Come giustificare questa libertà di mescolare e andare oltre gli stereotipi della presentazione in cornice? La parola ai critici Renato Barilli e Leonardo Regano, che su invito di Ginevra Grigolo propongono una riflessione sui multipli, Barilli, ed una sulle opere uniche, Regano, e insieme accompagnano lo spettatore in questa celebrazione del fare arte.

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